Silenzi di bimba

I tuoi silenzi,
miele amaro
in cui ti abbandoni.
Luoghi ovattati
addobbati
da principi sbiaditi.

I tuoi silenzi,
come luminescenze 
di insegne al neon
vanno e vengono
in un continuo ritoccare cose
che danno sofferenza
a intermittenza
in un blu serale
d'occorrenza.

Nei silenzi,
piovono
su te
le tue mancanze, 
come ghiaccio,
affondano 
dentro,
solo sfiorando,
attraversando,
come un via vai di 
ultime macchine
a notte fonda,
nell'ora che più 
non conta.

Padre di te stessa
ti addentri
in quei silenzi
cercando un volto,
da usare a pretesto
e domandarsi poi: 
perché mi faccio questo?
Distensioni malinconiche
che celebrano un rito,
quello dei vent'anni
e di un principe sbiadito.
Solo allora comprendi, 
con la stessa certezza 
che hanno le cose intraviste,
che di quel volto
è meglio esserne sprovvisti.

Chiudi gli occhi,
muore il suo ricordo,
e ancora esisti.

Silenzi di bimba 
che fanno male.
Suonano quasi come offese.
Ci speravi, 
ma questo sono i tuoi silenzi,
una sorprendente assenza
di sorprese.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
21-07-2012 Bianchi Antonella E' una poesia che sa dare intime emozioni...in questo tuo esprimere in metafore brillanti un silenzio ovattato frutto di una percezione che scaturisce dall'infinita scala di tonalità attraverso le quali si espandono le nostre sensazioni. E’ un verseggiare di classe, con versi finemente ricercati in vero stile poetico, a meno di qualche rima per le quali francamente non sono d’accordo nel momento in cui mi capita di leggere poesie di un certo spessore di forma e contenuti. Tristezza e malinconia nei tuoi versi che termina in una rassegnazione “Ci speravi ma questi sono i tuoi silenzi, una sorprendente assenza di sorprese”. Bravo Ciro,

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Pubblicata il 20-07-2012

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Commento dell'autore

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se rimane dentro 
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e quelli che non apprezzate.
Grazie.