Luce

Sono con­sa­pe­vole
della strada arsa nel mare,
dei gab­biani muti,
dei sassi nel cielo
inva­ghiti di nebbia…

Li ho con­tati sai,
nelle mie notti sal­ma­stre,
uno ad uno.

E delle caverne,
ombre di sciu­pata bel­lezza,
mistero della mente umana
che lan­gue
stor­dita
e s’arresta
pro­prio sulla collina…

Zolle d’indaco

Ma ebbra di luce
non ho il tempo
di morire
men­tre l’acqua riflette
sulle lab­bra appe­titi d’alcanna
e l’aspro equi­li­brio del giorno
pare un cane­stro di seta.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)

Pubblicata il 20-07-2012

Numero visite: 616


Commento dell'autore