La stanza muta
La trama aspra delle tue rocciose pupille dilata i meandri dei miei bisogni Argilla chiara le parole sul vulcano spento In attesa d’un richiamo, foresta azzurra, mi perdo a contemplare la neve dell’essenza caduta ai piedi dell’obbligo di procedere a tentoni E già immagino il sale dell’oblio, la paresi della stanza muta mentre i colori rimangono fuori.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |