M'inventi capriole

A tratti
le ali spumeggiano
intarsiate
dei tremori dell’aurora
e dei flutti
d’ardenti saette

M’inventi,
grande petto bruno,
capriole di ramati tramonti
brevi a vegliare
riverberi
di lucide notti feline
e di tenere ombre scalze.

Nel mio ventre
perlacee vigne vagheggiate
inquieti gambi di fiori attenti
stordite corolla di risa

ed io
audace sorgente
di mutevoli stelle rosse
scandite in gola.

Tu,
mia splendida vertigine,
impetuosa resa ambrata

Noi nel presente…
misterioso,
ancestrale trionfo
d’astri danzanti.
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Pubblicata il 21-07-2012

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