Cani e tuberose

Il vento porta 
turbinii di tuberose maldestre
e nel grande cestino del cielo
il sole scivola com' esse
fra i cristalli di ieri
e gli oggi d' amara madreperla.

Ah le mie lacrime lunghe
come la scia d'una nave smarrita!

Potessi trovare dimora
in me
come una volta!
Ma le tigri di fiamma
mi divorano il cuore.

I miei candidi gigli
inchiodati
fra i morsi di neri cani.

Allora scivolo 
nel vento
gocciolando inchiostro innamorato
come lingua di luna naufragata.
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