Canzoni

CANZONI
- GABRIELI Editore - ROMA 2000



Gocce di vita

	Vanno a spasso un po’ la sera dopo che hanno già studiato,
	altri, invece, per smaltire le tossine di un ufficio.
	Incontrarsi in qualche bar come per appuntamento
	col bicchiere a far da specchio a delusioni o ad un piccolo successo...

	...E lo fanno così bene, in tutta sincerità,
	fino a credere sul serio che il futuro può cambiare.
	Cameriera un po’ scollata apre ad un soffio di vita:
	in un quadro di Morandi ‘Venere con la bottiglia’!

	E UNA NUVOLA di fumo rivela l’alba nuova
	per qualcuno che rimane ci sarà tanto da bere.
	Alla meta ci si arriva, anche se con il fiatone:
	è una corsa ad handicap, ma con le briglie sciolte!

	GOCCE DI VITA bagno di gioventù
	arrangiarsi coi sogni potrebbe non bastare più.
	Ma non ci credere se ti dicono che devi appendere
	al chiodo quella parte di te.
	
	Torna a casa dopo la sera con gli amici in pizzeria,
	ti aspetta un foglio bianco, se vuoi chiamala poesia...
	L’hai vissuta la giornata, raccontarla ti fa bene
	alla donna che ti aspetta o al sogno chiuso dentro al cassetto.

	E UNO SPIFFERO di luce dipinge il giorno nuovo,        
	chissà quanti altri anni ci restano da eroi ...
	Sulla luna ci si arriva a cavallo di una scopa, 
	è una corsa ad handicap, ma con le briglie sciolte.

	GOCCE DI VITA, bagno di gioventù ... 


Spiagge

	Tra un alito di vento e lo schiaffo di un’onda
	si sposano ai ricordi lasciati incustoditi ...
	Vegliano i segreti di amori che han trovato
	una notte solamente per nascere e morire.

	Per chi vi è ritornato - dopo un anno o dopo un giorno -
	conservano gelose le tristezze di un gabbiano ...
	di un gabbiano ...
	
	SPIAGGE di un’estate un po’ troppa frettolosa
	la culla di chi ha perso il treno più importante.
	Quando mai saprò capire se la luna
	sarà l’amaro specchio d’illusioni perdute...

	SPIAGGE di un oceano navigato dalla vita
	confesso, ci ho creduto, anche quando l’ho tradita!
	anche se ho maledetto quell’ingenuo terrore
	in un pugno di sabbia messaggero notturno e crudele ...

	Per un alibi da dare ad una storia finita
	è facile incolpare il canto di sirene ...
	Salgono i rancori sulla scena di un addio,
	ma una stella cadente sa riaprire la partita.

	Per chi è disperato - dopo un anno o dopo un giorno -
	sorseggiano curiose i bagliori i un tramonto...
	di un tramonto ...

	SPIAGGE ...


Una telefonata

	E lo guardi come fosse un dipinto di Picasso; 
	una sfida senza sosta aspettando un suo segnale...
	E se poi, all’improvviso, lui si degna di squillare,
	può bastare la sua voce, tutto il resto più non vale.

	UNA TELEFONATA ...
	quelle cifre che un dito insistente
	rivuole accarezzare...
	UNA TELEFONATA ...
	per ricordare all’amore che da soli
	non si può stare...

	NON TE NE SCORDARE appena fa mattina,
	quando vien la sera, un po’ prima di dormire ...
	E SE POI TI AVANZA qualche spicciolo di giorno
	pensa che ti penso quando guido o se lavoro...


	...E lo tieni sotto tiro come fosse un prigioniero;
	con un’altra sigaretta mandi in fumo quei pensieri...
	Ti ricordi, all’improvviso, che bisogna anche mangiare;
	metti pure il suo piatto, tanto, prima o poi compare...

	UNA TELEFONATA ...


Se il tuo amore

	Se tutti gli Amori scegliessero la strada
	che, dopo qualche curva, diriga al centro 
	dell’anima ...
	dove può trovare respiro una carezza
	senza aver timore di morire nel palmo 
	di una mano ...

	Se il tuo Amore incontrasse l’anima mia,
	se le tue carezze non fossero foglie al vento
	che le porta via ...

	PERDONA QUESTA BOCCA 
	che vorrebbe la tua,
	perdona le mie mani, terra di nessuno ...
	e se puoi perdona questa fantasia
	rifugio dei momenti di facile follia...

	VOLERO’ alto per crederci di più,
	CANTERO’ forte purchè mi senta tu...
	Ali di gabbiano, Voce di scogliera ...
	IO, TE e un pezzo di destino...

	SE TUTTE le parole andassero a cadere
	più vicine al cuore quel tanto che basta
	per vivere ...
	Con poco clamore, magari col pretesto
	di non vederle scomparire nel vuoto
	di un addio...

	SE LE TUE parole dessero ascolto alle mie;
	se i tuoi silenzi non fossero grida invadenti
	di malinconìa ...

	PERDONA QUESTA BOCCA ...


Briciole

	Non indugia il tempo.
	Se togli quel velo alla mente
	lei porge il suo seno al bambino
	con ninna/nanne presagio di un rosèo futuro.

	Ora siedi ogni volta che puoi 
	per la favola vicino al camino,
	a fargli il segno della croce 
	un po’ prima di andare a dormire ...
	e sei felice così ...

	ANCHE UNA BRICIOLA,
	semplice, fragile, innocua,
	che sfugge alle dita, 
	incapace di fare rumore ...
	ANCHE UNA BRICIOLA 
	apre il solco al minuscolo seme
	di un domani che nasce irrequieto.

	BRICIOLE di fantasie per la mente, 
	PILLOLE di profezie per chi sogna,
	TASSELLI di nostalgia per 
	un cuore testardo a guarire ...
	TUTTE INSIEME nel cestino di una vita
	che presenta il suo conto ogni giorno...
	per salato che sia, paghiamolo pure ...

	COME VOLA il tempo 
	al mio vecchio che aspetta spavaldo
	chissà quale sentenza incoerente ... 
	e passo passo avvicina il suo cielo eterno.
	E NON FAI altro che traghettare 
	alla sua riva discorsi scontati ...
	E ti credi forte quanto LUI ... 
	ma LUI coi Santi ci parla davvero
	ed è sicuro di sé ...

	ANCHE UNA BRICIOLA ...


Ma com'è difficile

	ANNA è una ragazze come tante;
	da poco ha finito con la scuola.
	Esce presto in cerca di un lavoro
	per togliere il suo peso alla famiglia.

	ANNA c’ià un diploma ma che importanza ha?
	pur di lavorare tante storie non ne fa ...
	Per ora andrebbe bene da cassiera in qualche bar,
	oppure baby-sitter... le va tutto quel che c’è!

	MA COM’E’ DIFFICILE entrare dalla porta
	dentro questo mondo, covo di prestigiatori...
	APPENA cerchi aiuto ti rifilano magìe
	e tu che non ci credi, sei già escluso dal sistema...
	dove è fuori luogo anche un rigo di poesia
	che ripari l’anima dal vento della vita...

	ANNA è una ragazza come tante,
	da poco ha trovato il suo lavoro
	in un ‘tabacchi’ di periferia
	al posto dell’amica che si sposa ...

	ANNA fa i concorsi perché sempre non le và
	di contare il resto finchè vita ci sarà ...
	E quando arriva a casa ogni sera è una manìa
	rimettersi a sognare col futuro tra le dita ...

	MA COM’E’ DIFFICILE ...
 

Lady “D”

	IO CANTER0’ per la vita, per l’amore e fatalmente 
	per le tante notte insonni ...
	E CHIEDERO’ ai bimbi di ogni luogo
	d’intonare insieme un grande coro dandosi la mano
	in girotondo ...
	E INSIEME A NOI ci sarai ancora tu
	ed il tuo sorriso apparirà dipinto nella favola moderna
	che riscrivevi senza ipocrisia .
	LADY “D”, MA LADY DI CHI?
	SCHERZI DELLA VITA O FORZA DEL DESTINO?

	INFERNO O PARADISO, ovunque ormeggerai,
	libera sarai da quella folle corsa verso la felicità ...
	E se ad un bagliore un brivido ti prenderà,
	non te ne preoccupare male non ti potranno mai più fare!

	'UN CUORE ED UNA CAPANNA'
	'PRINCIPESSA DELLA GENTE'
	FORSE GERMOGLIAVA UN SEME 
	NEL TUO GREMBO!

	MALEDIRO' quell’estate che finiva amaramente
	in un tunnel senza uscita ...
	E CHIEDERO’ al pianto della luna di bagnare
	ancora le tue rose con gocce di rugiada mattutina ...

	ED INSIEME A NOI tornerai ancora tu...
	Ed il tuo sorriso comparirà nel sogno della gente
	che sospira sul fondo di una lacrima d’addio ...

	LADY “D” ... MA LADY DI CHI?

	Inferno o Paradiso...

Volerci bene

	...E cambi posto ai miei libri posati là ...
	...e muovi cose da dove son sempre state ...
	pazientemente rimesci il sale 
	nel mio disordine quotidiano ...

	Ma il pezzo forte che io rilevo in te
	è quell’uragano che mi si muove dentro
	in un miscuglio di sentimenti mai provati,
	in un mare di bene ancora da solcare...

	VOLERTI BENE è facile
	e non mi costa un soldo di nostalgia ...
	Sei venuta in punta di piedi
	- luna storta o luna pien -
	strappando l’orso dalla sua tana,
	il poeta dai soliti versi scontati...
	VOLERCI BENE, così normale...
	TU che filavi un manto di stelle ...
	IO che ne avevo fin sopra ai capelli...

	...E mischi mezze bugie alle mie verità,
	...e vibri sopra una corda della chitarra,
	in un concerto di due note sole
	e con parole di quel momento...

	...O QUANDO la sera ti sei già assopita
	su quel divano, come un gatto impigrito...
	in un miscuglio di sentimenti mai provati,
	per ore ed ore ti starei a guardare ...

	VOLERMI BENE è magico
	come sfidare il fiume in risalita...
	Vivi sesso a testa o croce
	- luna storta o luna pien -
	strappando l’orso dalla sua tana,
	il poeta dai soliti versi banali...

	VOLERCI BENE così normale ...
	IO che stanavo un pugno di stelle ...
	TU che ne avevi fin sopra ai capelli...
	...E BALLIAMO

	...E MI PARLI di cose andate via
	in tutto questo tempo che, magari, 
	nessuno di noi due lascerà
	tra i ricordi veri da salvare.
	LA GUERRA di abitudini buttate         
	da chi ogni giorno lotta con se stesso
	col solo istinto di sopravvivenza
	tra ingrati gesti di mediocrità.

	ANCHE SE, in sostanza, è già da un po’
	che abbiam svuotato un’altra tazza di caffè
	nel segno di due amici ritrovati
	nel gusto di rinate affinità...
	RESTIAMO ANCORA INSIEME.
	LA NOTTE è lunga per chi, come noi, 
	non riesce a conciliare facilmente
	il tic delle ore coi pensieri...

	E BALLIAMO! LA MUSICA LA STA DETTANDO IL CUORE.
	Poco importa se le luci del mattino
	sono già così vicine a domandare
	se vale darsi pena, a ritentare ...
	se siamo preparati ad un altro esame ...
	SE TU... SE IO... SE NOI... SE IL CIELO... SE L’AMORE... SE...

	E POICHE’ il destino ha già deciso
	che al chiar di luna un’altro sogno cullerà
	all’ombra di due amanti liberati
	dalla morsa di furbizie ed ingenuità ...
	RESTIAMO ANCORA INSIEME...
	La voglia è grande per chi, come noi, 
	sorpresi in un amplesso disperato,
	stanno dicendo di volersi ancora...

	E BALLIAMO! LA MUSICA LA STA DETTANDO IL CUORE.
	Poco male se le ombre della sera 
	sono già così convinte a sostenere
	se vale darsi forza per sperare...
	che siamo preparati ad un altra prova ...
	…SE TU... SE IO... SE NOI... SE IL CIELO... SE L’AMORE... SE...
	

Lucio cantava	(a Lucio Battisti)

	UN RAGAZZO ed una chitarra in un giorno senza sole
	si lasciarono alle spalle i lamenti di un paese...
	NON FU FACILE trovare una strada ai desidèri;
	troppe porte trovò chiuse la sua voce così strana.

	MA UNA GOCCIA di follia martellava senza sosta
	in quel mondo che sfoggiava vecchie regole di gioco.
	FINALMENTE il suo canto partoriva le parole:
	da un incontro del destino cominciava l’avventura...

	E LUCIO CANTAVA il motivo della vita,
	dando un volto ai sentimenti, solitario come un Dio!
	IL SUO SOGNO s’imbarcava nella scia di un airone,
	prigioniero del successo, malinconico e geniale...

	MA ANCHE ADESSO che Lucio non canta più,
	chissà quanti innamorati gli diranno “ANCORA TU!”

	ORA LUCIO è una canzone che una radio manda via
	in un cielo senza stelle, nei silenzi del mattino...
	DOVE VOLANO sicure quelle tenere emozioni,	
	- radicate già nel tempo come oggetti da museo.

	LE TROVIAMO per magia in un angolo di cuore,
	nella mente che dà spazio ai sospiri della luna...
	LE SCAVIAMO dai ricordi, una sera con gli amici;
	- qualche nota malandata, ma con animo sereno...

	E CON LUCIO CANTIAMO il motivo della vita,
	dando un volto ai sentimenti, imitando un poco Dio...
	IMBARCHIAMO i nostri sogni nella scia di un airone,
	prigionieri del suo volto, malinconico e geniale...

	MA ANCHE ADESSO CHE LUCIO NON CANTA PIU’
	Chissà quanti innamorati gli diranno: “ANCORA TU?”

	MA ANCHE ADESSO CHE LUCIO NON CANTA PIU’
	Chissà quanti innamorati gli diranno: “ANCORA TU!”


Tanto amore

	...E LA CREDI una tua cosa, come i fogli del giornale,
	li apri e chiudi quando vuoi sempre in punto di buttarli...
	...E TI CREDI che puoi farle male quanto più ti pare,
	hai tirato bene i conti: lei ti ama e ti è fedele!

	MA QUESTO SOLITARIO sempre non ti riuscirà;
	‘quella sciocca’ può capire che l’Amore non è solo dare...
	
	AD UNO SGUARDO NEL MARE di un inverno impazzito
	sulle ali di un gabbiano volerà per altri lidi...
	SOLO ALLORA chiederai ad un libro ammuffito
	mille frasi d’amore da abbaiare alla luna.
	NESSUN SANTO all’altare sarà lì per te!
	L’avrai persa senza scampo, per il bene che ha invocato
	e mai avuto da te!

	CURATI da questa malattia,
	TANTO AMORE perduto potrebbe farti morire.

	...E LEI FERMA e sempre muta come figlia di puttana
	a schiodare quella croce che le hai messo sulle spalle.
	TI SOPPORTA e ti capisce, ma se piange di nascosto
	non far finta d’ingoiare altri rospi per la cena...

	PERCHE’ QUESTO SOLITARIO sempre non ti riuscirà;
	‘quello straccio’ può capire che l’Amore non è solo dare...

	AD UNO SGUARDO NEL MARE ...


Per tutte le volte	

	Abituata come sei a sciogliere
	nel solito caffè della mattina
	anche briciole di cuore ... TU ...
	DOPO che la notte
	- frantumata dai sospiri dell’amore
	è ricostruita ai raggi della luna ... -
	racchiude nel suo velo spazientito
	anche l’ultima incertezza ... E TU ...
	senza sapere da dove viene
	volgi lo sguardo verso il cielo...

	PER TUTTE LE VOLTE
	che son rimasto solo,
	per quanto ti ho aspettata
	tra fantasmi senza volto...
	AVERTI CERCATA
	già ai tempi della scuola,
	in un sogno fino all’alba,
	nella solita canzone ...

	E TU CHE mi aspettavi,
	che cercavi solo me
	ferma lì, senza parole,
	a due passi dal mio cuore.

	ABITUATA come sei a tenermi per la mano
	quando scende la sera, lì dove il sole muore ... TU ...
	DOPO UNA giornata prigionieri dei casini
	della vita e liberati in un abbraccio sincero ... TU ...

	PER TUTTE LE VOLTE


Mentre passa il tempo

	ASCOLTI ancora favole.
	Più tardi con le amiche presenti
	la tua nuova collezione di vanità...
	TI NASCONDI dietro
	quell’espressione vaga che dipinge
un volto mascherato d’ingenuità...

	MA, BAMBINA,
	tanto bambina proprio non lo sei,
	se vuoi, in esclusiva, almeno una parte
	dei giorni miei ...

	E MENTRE PASSA IL TEMPO
	la fretta di esser donna scandisce il tuo tormento
	sulle lancette pazze di quest’età...
	E MENTRE PASSA IL TEMPO
	nemmeno te ne accorgi di lasciare alle altre
	quei discorsi innocenti con la luna.
	CREDICI FINCHE’ puoi
	perché all’alba che verrà sarai un poco più cresciuta
	ad ogni sogno che ti sfuggirà.

	RACCONTI quella storia
	di donna già vissuta attenta
	a non smarrire per strada la verità...
	POCO TI assomiglia
	quel nuovo personaggio che ti cuci
	addosso senza nesso con la realtà...

	TU, BAMBINA,
	mi piaci tanto proprio come sei,
	e puoi, in confidenza, entrare dalla porta
	nei giorni miei ...

	E MENTRE PASSA IL TEMPO ...


Eri tu che mi manccavi

	QUANDO ci siamo lasciati, non ti ho detto una parola,
	non ti ho scritto neanche un rigo per non fingere ragioni ...
	E MI ERO abituato tutto solo in quella casa.
	Mi tuffavo nel lavoro per coprire la tua assenza...

	MA  I SILENZI DELLA SERA
	mi frugavano nel cuore e le notti solitarie
	mi sfidavano a mentire ...

	ERI TU CHE MI MANCAVI, ma la cosa più cretina,
	io pensavo fossi un peso, ma tu sei soltanto un vuoto!
	A UN SEGNALE della strada vi leggevo il nome tuo;
	rigirandomi nel letto maledivo stelle e luna ...
	Senza poi contare che, ad un supermercato,
	riempivo il mio carrello di ogni cosa inutile
	che piaceva a te ...

	QUANDO ci siamo incontrati, a una festa con gli amici,
	non hai detto una parola, si vedeva che soffrivi...
	E CI SIAMO salutati, come fosse il primo incontro,
	poi il ghiaccio si scioglieva, gocciolava il grande Amore...

	E VA BENE, LO CONFESSO, all’età che mi ritrovo,
	non ci riesco neanche un poco a nascondere
	i miei pensieri...

	ERI TU CHE MI MANCAVI ...


Non è finita

	CI SONO notti tinte coi colori della luna;
	un poeta ci impazzisce per trovare le parole...
	E POI CI SONO notti nelle quali ti avventuri
	sulla spiaggia, tutto solo, tra i fantasmi di un amore...

	IN QUELL’ANGOLO di mondo, figlio della nostalgia,
	sei appena naufragato con la barca della vita!

	AGGRAPPATO ALLA SCOGLIERA,
	cavalcando un’onda amica,
	vuoti addosso a questo mare tutto il bene che le vuoi ...
	SULLE ALI DI UN GABBIANO,
	in un fondo di bottiglia,
	mandi forte il tuo messaggio:
	“AMOR MIO, NON E’ FINITA!”.

	E AGGRAPPATO  a quei ricordi
	" sesso e amore senza fine "
	urli ancora il tuo dolore:
	“NON PUO’ ESSERE FINITA!”.

	CI SONO giorni pieni nella storia di ciascuno,
	una donna s’innamora, vive dentro casa tua...
	E POI CI SONO giorni che non vuole più sentire
	neanche un battito di cuore troneggiante tra i sospiri...

	IN QUEI GIORNI tutti uguali, colmi di malinconia,
	sei un’ombra che cammina nelle strade della vita.

	E AGGRAPPATO ALLA SCOGLIERA ...


Nelle strade della vita

	CAREZZE di un sogno alle luci dell’alba
	cieli di fuoco e mani sicure ...
	POI VERSI più dolci alle mie canzoni,
	prati più verdi e amici nuovi ...

	QUANDO UN DOMANI avrò la mia donna,
	quando avremo una casa per noi ...
	DARA’ i primi passi un bambino da amare
	E allora stringerò tutto il mondo tra le mani...

	VENTO!
	VENTO dolce, vento amaro
	fa volare il mio messaggio
	ti prometto le mie streghe,
	le potrai portare via...
	VIA ... VIA... VIA... VIA....

	CIELO AZZURRO cielo grande
	veglia questi sogni miei,
	NELLE STRADE DELLA VITA
	saprò camminare anch’io ...
	ANCH’IO ...
	QUANDO AVRO’ ... QUANDO AVRO’ ...

	CON UN SORRISO saprà perdonare
	ogni ritardo con gli amici del bar...
	Un fiore nel vaso, uno sguardo alla luna
	ed ancora impazzirò dei suoi baci sulla pelle...

	VENTO!


Ma non amore

	SOLI QUI’
	sospesi ed imbronciati tra il vento del cuore
	ed un’ovvia carezza indolente...
	IO E TE
	due fiori di un prato alla prima gelata
	a un esame di vita inventata...
	COME SE
	si dovesse nuotare tra le onde del mare
	all’isola di un sogno mancato...

	SOLI QUI’ ... IO E TE ... COME SE ....

	RESTARE ABBRACCIATI ancora assonnati ...
	come il fiume che entra nel mare...
	fa perdere il filo di Arianna al pallido giorno che nasce ...

	LE TUE VOGLIE e le mie illusioni
	ipocrisie che nascondono il vero
	vivile come tu vuoi ma senza chiamarle AMORE...

	IO LO SO
	che i segreti violati nel letto o nell’auto
	sospirano soffi di vita...
	MA SE VUOI
	coprire quel lato indifeso del cuore
	non bastano mille ricordi ...
	COSI’ POI
	con la punta del dito fai segno al destino
	che gira lo sguardo al futuro ...

	IO LO SO ... MA SE VUOI ... COSI’ POI ...

	RESTARE ABBRACCIATI,
	ANCORA ASSONNATI ...


‘E  ‘ddoje  Napule

	So’ venut’  armat’   ‘e carta e penna
	pecchè te vonne scrivere  ‘na canzona;
	s’arrobbene  ‘e parole muzzecate
	d’O SOLE MIO e de ‘NU QUARTO ‘E LUNA ...
	Napule, chisti ‘cca  so’ furastiere ...

	So’ venut’   ‘bbuono accompagnate
	cu musica  ‘e chitarra e manduline;
	ma ‘o mare nunn’ è ‘cchiù chille ‘e ‘na vota
	e ‘o CORE ‘NGRATO nun TORNA ‘A SURRIENTO ...
	Napule, chiste a ‘tte nun te cunoscene ...

	‘Nnammurate ‘e chist’ammore, ‘nnammurate ‘e ‘stu paese ...
	so’ rimast’   fore ‘e vic’  addu ‘o sapo   sule ‘Ddio
	quann’  passarrà   ‘a nuttata ...
	...E allora, n’ata vota,  dicimmelo ‘a ‘sta ‘ggente
	Napule accussì cumm’è  è  semp’  ‘a ‘cchiù bella!
	‘a bisogne  sulament’  e se fa ‘nu poco ‘o trucco
	pecchè aret’ ‘a ‘sta facciata pe campà
	è ‘nu terno ‘a lotto ...

	L’annu sapute pure d’e giurnale
	ca ponne   visità  ‘ll’opere d’arte ...
	‘E turist’   venene  ogni  juorne
	pe chesta storia che nun more   maje.
	Napule, chisti ‘cca so’ furastiere ...

	Ma  ‘o  ‘ssanno ‘lloro ca chesta città
	nun tene ‘o ‘ppane  pe’ ogni figlie suoje?
	...e ‘o mare nunn’ ‘o sazia ‘a chi sta ‘a spasso
	e canta cu ‘nu CORE SCURO SCURO ...
	Napule, chille a ‘tte nun te capiscene ...

	Te pittene cu ‘nu ricordo, pe’ sempe
	‘nnammurate ‘e chist’ammore ...



Telefunata 'Mparavise

	PRONTO mammà! che sbadato ca so’ stato... 
	scusa ma oggje me so’ scurdato e te venì ‘a truvà ...
	pe’ parlà ‘nu poco ‘e chesta vita. Nun me lagno,
	ma certo nun so’ tutte rose ...
	TE VULEVO dicere ca crescene educate ‘e figlie meje,
	chella ca se chiamma  cu ’o stesso nomme tuoje
	e pure ‘a piccerella ...
	‘O CUMPAGNE tuoje ‘a notte nun reposa p’o dolore
	e po’ tene ‘e prubbleme ‘e chesta età ...
	...E NUN PARLAMME ‘e nuje figlie, ca cu tutta ‘sta pacienza 
	nun riuscimme proprio ‘a c’iabituà, senza ‘e te ...

	VULESSE SULAMENTE
	tenerti sulamente ‘cchiù vicina pecchè ‘na telefonata
 	nun m’abbasta e po’ me costa troppe lacreme fin’o ... PARAVISE  ...
	TE VULESSE abbraccià quann’ vene Natale
	e ‘o nomme tuoje ... Nun c’è compleanno!
	‘O tiempe s’è fermato ‘o mese ‘e aprile, a chill’ juorne ...

	‘O CHIEDO tutt’ ‘e ‘vvote dint’e preghiere
	ma nun ce stanno Santi ‘Mparavise
	ca se ponne permettere chistu miracolo ...

	VIRE MAMMA’ ‘stu figlie tuoje  t’ha scritto ‘na poesia;
	cheste so’ ‘e parole c’a truvato ... è sempe stato bravo 
	a se sapè arrubbà ‘nu raggie ‘e luna, 
	ma mo’ è proprio tutta n’ata cosa ...
	TENGO SEMP’ a mente ‘stu cunsiglie ca me dicive  si jere 
	preoccupata:  “ si te trove ‘mmiez’ ‘a n’incrocio,
	nun t’abbaglià  d’a luce ‘e certe strade ‘nfose ...”.
	‘A CUMPAGNA mia ca t’a vulute ‘bbene comme ‘a ‘mme
	mo’ posa ‘e sciure ‘ncoppe ‘o ‘mmarmo fridde ...
	... E NUN PARLAMME ‘e nuje figlie ca ‘e chesta eterna attesa
	nun riuscimmo proprio a c’iabituà ... manco n’ora ...
	
	VULESSE SULAMENTE ...



E’ sempe ammore

	A TE
	che ‘mme dato ‘o nomme e ‘a vita
	e m’a accompagnato ‘a scola...
	che me mise ‘o piatto caldo
	pure si tu nun magnave...
	SI ‘NU SCHIAFFO ce vuleva,
	me l’e dato, e hai fatto ‘bbuone;
	SI PARLAVO ‘cchiù ‘e ‘na vota
	me spiegave ‘e sbaglie mieje...

	MAMMA’ TE VOGLIE DI’ ca dint’ ‘a chistu core
	mo’ brucia ‘na passione uguale ‘a stessa gioia
	che m’e sempe dato tu...
	MAMMA’, TE VOGLIE DI’
	ca nunn’è ‘a stessa cosa ma tene ‘o stesso peso!

	PECCHE’ OGNI goccia ‘e ‘bbene ca l’anema ‘e sape dà,
	MAMMA’, E’ SEMP’ AMMORE ma je nunn’  ‘o ‘llevo a te...
	
	A TE
	ca si stata ‘a luce e ‘o ‘bbene,
	‘o respire mije ‘cchiù caro,
	m’e ‘mparato a di ‘e preghiere
	primme ca durmevo ‘a sera...
	SI TURNAVO stanco a casa
	e te cuntavo ‘e fatte mieje,
	t’assettave a me vicino
	e sentive ogni parola ...

	MAMMA’ TU LE A CAPI’! 
	ca ‘o ‘bbene a tutt’e ‘ddoje
	È comme ‘a ‘na medaglia ...

	SI ‘NA FACCIA 
	vale ‘ll’ata ‘o valore ca terrà
	dipende a tutt’ ‘e ‘ddoje...

	MAMMA’ ... E’ SEMPE AMMORE...
	MA JE NUNN’  ‘O  ‘LLEVO A TE!


Principessa

	‘A FURTUNA NUN S’ACCATTA
	tanta storie dint’a vita
	nascene ca luna storta e te segnano ‘o destino...
	PURE TU, manche ‘e vint’anne
	te spusave ‘nnanze ‘o munne
	cu ‘nu principe importante; ive pazza pe s’tammore!

	E SCRIVIVE ‘A STORIA TOJA
	senza ‘n’ombra ‘e ipocrisia;
	dive ‘a mano ‘a ‘nu creature, ‘nu sorriso a chi suffriva ...

	MA ‘STU SUONNE s’è bruciato c’a realtà;
	e’ fernuta ‘a vita toja!
	PURE chi nun te vuleva s’è astrignute attuarne a te...

	PRINCIPESSA ‘NCOPP’ ‘A TERRA CU MILLE CONTRADDIZIONI
	MO’ CA SI VULATA ‘ICIELO, DUORME ETERNA DINT’A ‘NU VELO!
	E’ FERNUTO dint’o traforo
	‘o finale ‘e st’avventura;
	n’a tenuto manco ‘o tempo
	pe n’abbraccio ‘e figlie tuoje ...
	SO VENUTE cu ‘na rosa
	cu ‘na lacrema annascusa...
	‘O dulore ‘e tanta gente
	t’a salvato ‘a dignità!

	MA ‘STU SUONNE ...
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Pubblicata il 31-07-2012

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Commento dell'autore

Presentazione dell'editore

Senza alcuna obbedienza a
vocazione dialettica e senza
indugiare sui problemi delle
essenze della vita, l'autore,
convinto del perpetuo mutarsi
delle cose nella compagine
dell'esperienza, s'avvicenda
prodigiosamente soprattutto
alla ricerca delle persuasive
forme che si manifestano con
i colori del sole.

E così è vigile, quando vuole
identificare i fermenti
corrosivi sociali, di cui
quasi quotidianamente è
passivo spettatore impotente
con la sola reazione delle
forze dello spirito, che non
gli consente di capovolgere
la storia nella direzione
della perfezione dell'"IO".

Dunque, mentre stenta a
trovare la soluzione sociale,
egli si riafferma vincitore
nell'identificazione dei
valori del suo spirito che
si sublimano nei versi di
questo libro, senza
necessariamente corazzarsi
in una solitudine pensosa
con gli usci chiusi della
sua anima ai suoi simili.
Egli accenna a nuove
concezioni dell'interpre-
tazione della realtà,
costruita con malta genuina
e semplice, che è propria
del poeta. Non sono ricerche
che si possono intonare con
edonismi egoistici o con
strillanti paradossi del
nostro "divenire", ma idee
rivolte a capire principi e
problemi più pacificamente
accettati, anche se, non
volendo essere prigioniero
delle apparenze e del fatuo,
è vivo il suo interesse a
conquistare platee d'amore
della vita, fuggendo
ossessivi dubbi sul "vero
volto" della realtà che
circonda i suoi giorni.

(Gabrieli Editore - Roma)