Una giornata al mare
Il mare, un sole accecante, il limite di un orizzonte che sembra la fine di tutto. E inizio di una realtà che osi solo sperare. Un’avventura, ricominciare. Ridiscutere il nostro modo di vivere, di gioire, di stare. Un calore che avvampa le guance e perla la pelle di gocce salate. Il piacere umbratile, scostante, appiccicoso di stare, ma pensare ad altro. Una giornata a mirare l’azzurro di un cielo, tra lo sfarfallio di mille ombrelloni a colori, ondeggianti alla brezza leggera. Respirare e sognare. Prati di un empireo celeste, ove la luce risplende perenne. Come oggi sul mare, con gli occhi a sfiorare il luccichio di mille onde lontane, il sapore proibito di un sogno, poter camminare sulle acque. Su quelle acque che conducono alla linea finale di un orizzonte opprimente. Un pontile di piccole luci teso tra le due sponde, per unire l’oggi all’eterno, annullando il passare delle ore, aprendo sconfinati sentieri, per raggiungere la serenità di una giornata di sole.
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