Il cedro del Libano

Gigantesco, 
Sontuoso.
La sua statura sovrasta il mondo intorno,
la sua ombra un recesso.

Nella notte,
tra turbini di vento e nuvole opprimenti, 
quando la luna non domina più dal monte
e la città dorme
sotto comignoli e campanili.
Quando il tempo cessa di scorrere
e si fa eterno.
La notte senza freno,
libero il pensiero di vagare,
affacciato a una finestra sul mondo.

Un colpo di vento,
il respiro profondo della misteriosa notte:
e il gigante si scrolla di dosso la sua  potenza.
Si agita, si scuote, si flette.
China la fronda più alta,
Per piegarsi.
Come un giunco,
mollemente.
Una canna ai bordi di una strada di periferia.
Magia di  un volto, 
gli occhi al cielo a invocare perdono.
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Pubblicata il 06-09-2012

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Commento dell'autore

Nel giardino accanto al mio
c'è un grande cedro.
Una notte,
in una notte ventosa...