Crepuscolo

Brillava il cielo dietro il colle
Prima che le tenebre coprissero il sole,
prima che il lampione accendesse il fanale,
prima che l’attimo fuggente diventasse eterno.

Una luce appena sfiorata dall’etereo rifulger delle stelle,
aperta sulla voragine di un cielo
che sprofondava nell’eterno.

Un sentire audace, 
fissar l’orrida luce.
Un’ offesa per il troppo piacere
quando,  il sentimento diventa fiamma
e mira al ciel bramando il sole.

Che ora sfugge e muore.
Che ora lascia l’orizzonte.
Che ora sfugge per ritornare.

Tace la mia vita,
tace il cuore che in petto adora amore;
tace il mio silenzio per ruggire dentro
e sprofondare nell’inedia 
di un momento, 
apparentemente bello,
fulcro di tutto il mio sentire.

Come se un uomo,
un uomo bastasse a se stesso,
diventasse un niente senza un sole
che lo accomuni alle stelle del mare,
a quell’aquilone che osando,  procede tra i venti,
portato da un refe sottile
che unisce la terra con il cielo.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)

Elenco opere (*)commenti

Pubblicata il 26-07-2012

Numero visite: 909


Commento dell'autore

E' la visione di un attimo,
la sera, tornando a casa,
prima che il sole sparisse,
prima che la sera sorgesse