L'infinito

L’onda va, smisurata possanza.
Poi ritorna
per infrangersi lassa.
Nel turbinio dei moti,  che la sua risonanza innalza.

Luce, mare, cielo e  terra
coniugati in versi.
Per dire amore.
Amor che il cuore infiamma
e vibra all’unisono col mio sentire.

Mentre  il guardo mesto,
avendo in cuor la dismisura di tanta magnificenza,
tra la mia pochezza e l’alte sfere che dinanzi a me
si sciorinan tutte

Nulla può esprimere la gioia 
dinanzi ad un creato che si mette in mostra.
Per ricordar che l’uomo
è
creatura che si nutre e riceve questa potenza,
sol che lo sguardo intenso fissi innanzi
a valutar  la sua pregnanza, 
dinanzi a un tutto che sopravanza.

Volano alti dei gabbiani
e una barca solca l’onde al limitare dell’orizzonte,
ove il cielo sprofonda in mare
e tutto pare in uno diventare.

Come la vita mia che giusto l’oggi non contiene,
desiderando sempre andare avanti;
come fa l’uccello che scruta il mare,
fissando un punto verso il sole
ove le sue forze diventano risposta all’infinito.
Ch’è dismisura della sua statura con il creato.
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Pubblicata il 28-07-2012

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luce, mare,
cielo e terra
per dire amore