Ho guardato negli occhi di un bambino

Ho guardato negli occhi di un bambino
ho visto lacrime, navigare su oceani di rabbia
quasi perle gettate al largo da un dio insensibile
e interi mondi sconfinati balenare agli angoli delle pupille, 
poi scomparire fulminei dentro un sospiro.

Ho guardato- più profondamente-nei quieti laghi 
scoperti dalle palpebre-e ho visto meraviglia 
uscire dalle acque, come una dea 
con la sua veste bianca, una luce in mano.

Ho guardato negli occhi di un bambino
e ho visto boccioli ancora chiusi 
coronarsi di rugiada, poi petali sfioriti 
scivolare nell’abisso di una parola muta.

Ho guardato negli occhi di un bambino
e ho visto prati verdeggiare al vento ed esseri minuti
attraversarli -come lampi audaci nuvole-
scomparire nella pioggia.

Ho visto vesti bianche tese al sole,
sventolare come bandiere in segno di resa
e piccole scarpe- abbandonate svelte-
su marciapiedi divelti dalle bombe.

Ho guardato negli occhi di un bambino
e ho visto nascere lune crescenti
tramontare soli di speranza. Ho visto
un volto di efelidi e capelli scompigliati,
cipiglio serio di bambina che adesso mi sorride…
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24-07-2014 Redazione Oceano L’autrice parla della speranza, dell’anelito di libertà, del desiderio di parole amiche, della giustizia, attraverso gli occhi ingenui e puri di un bambino.
Egli è l’agire senza corruzione, è la pace, è l’onestà ancora in veste di carne d’agnello, ma il lupo in agguato è pronto a sbranarlo!

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Pubblicata il 21-07-2014

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