Il teatro
Chi, almeno una volta, non si è seduto davanti al sipario del proprio cuore? Quella sera si aprì: la scena era un addio. Il ballerino iniziò a improvvisare... Ma che dico? Preferisco il burattino Esso almeno è pieno, sopporto il manichino, il filo e la faccia fatta di apparenze. Ecco sono proprio tutti qui davanti; e se anche si spengono le luci, anche se mi si dice:tutto finito non c'è più nulla, sento il vuoto investirmi con una corrente di aria grigia, e se nessuno siede più qui con me, neanche una silenziosa dama: tuttavia io rimango. Rimango e attendo in silenzio, come si conviene a un attore cui è stata tolta la parte e guarda il teatro abbandonato. Sento un battito di ciglia, un fremito lieve e una voce sussurrata che dice: vieni, riapriamo il sipario lontano da qui. Sei tu, mia dolce Musa, che mi prendi per mano e mi porti via.
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