Sonetti sparsi (parte 2)
Fogli inceneriti dalla nebbia di un fuoco volano nella mente sorpassando grida e pianti, pagano le gioie di sfinite e caldi menti affaticate. Un'idea, un caso per trovare la storia di un'epoca. Parole dette nel buio dei miei giorni sono ora sentite dall'ombra della notte. Con poche luci reggo il mio sole nascosto da un filo, spezzato da un debole vento. Piango nelle lacrime del tempo dei soli sbriciolati, da oscurare. Mani tese da salvare, briciole perse e dimenticate! Cosa non troverete mai negli uomini privi della vostra gioia. T'ascolto voce che non conosce voce.
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