Sonetti sparsi (parte 3)

Uomini respinti dal passato,
uniti per creare.
Dei da invidiare
creano il futuro
di un tempo segnato.


Oggi scrivo queste parole,
sono tue ora.
Voltati e parla con la terra,
quando leggerai questa poesia mi ricconoscerai.
Ascolta e seguimi!


Forse il cielo non sa 
cosa ha in mente un poeta
che non crede nel cielo!


Ho finito di vivere anche se vivrò una vita
che si spegnerà dopo la fine delle mie idee.


Se qualcosa si muovesse nel buio,
se qualcosa si muovesse nell'immobile,
non si avrebbe più fede
nella mia natura!


Il freddo non piange
perché non sa cosa sia soffrire!
Forse da ora amerò il freddo!

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Pubblicata il 01-04-2012

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Commento dell'autore

sonetti tratti dalla raccolta

"Quattro re...un regno...
la Requiem..."

per Umberto
Sangue e tenerezza hanno unito
volontà e fantasia.
Composte due note in un suono,
questa musica è vita!