Sonetti sparsi (parte 6)

Il sole è lontano dal sole dei pochi,
il buio è vicino per chi inventa dei soli.


Piango! Il buio e la luce sono in me.,
lottano e vincono entrambi.
Chi perde sono io.


Vivo in una cellula 
e so che al di fuori
non esiste aria.


Sono un mare che non ha confini,
profondità e voglio esistere.


Forse non canta per paura
ma per girare intorno alla terra dei rimpianti.


Donne e draghi
sembrano la vita o la curiosità,
me non sanno di appartenere alla terra
troppo conservata dal tempo.


La folla delle immagini disperde le idee senza logica,
la strada senza luci splende per mezzo di un uomo
troppo pazzo e spezzato.


Le troppe grida formano una musica bellissima,
la gioia e la vita parlano di giorni di tormenta
nella notte della sacra irrealtà.







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Pubblicata il 05-04-2012

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Commento dell'autore

sonetti tratti dalla raccolta

"Quattro re...un regno...
la Requiem..."

per Lorenzo
Vicino alla torre,
ma lontano per l'età
sono vicino al suo sforzo
di capire i nostri pensieri
e la sua realtà.