Serenata
Le dodici lune d’Agosto bevono il volto del mare Orme antiche Nuovi sussurri Lunghe trecce di sabbia e ossidiana scricchiolano, si nascondono, fuggono tra i mirti e il cielo Un fischio, uno schiocco La luce ferisce la pace dei sentieri tra ombre e suoni di tramonto Sussurri di vita raccolta e sparsa su gocce d’acqua salata e orizzonti infiniti.
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