Uomini spogli

Nudi nascono gli abeti
lungo le oblique erte
protese in equilibrio
ad abbracciar le stelle.
Fuggono,
da vanità rapiti
verso accoglienti usci
al tempo del Natale,
dove gioiosa mano
veste di luce i rami
e dal giaciglio gode.
Dopo la festa 
muore l'entusiasmo.
Torna felice 
l'abero al suo bosco.
Senza festoni 
gode solitario.
Uomo che nasci spoglio
pria che la vanità
scolpisca vano orgoglio.
Per la goduria altrui
travesti ardite membra
fin che il sipario scende.
Cala il tramonto
calano gli orpelli.
Nel cupo oblio
svaniscono le vesti.
Vola leggero l'animo
intriso nell'eterno.
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Pubblicata il 13-09-2012

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Commento dell'autore

Viviamo una grandissima fase
di cambiamento interiore
dell'umanità. La chiave è
quella di arrivare alla propria
essenza, che poi è comune a
quella di tutti
gli esseri viventi.

Spogliarsi per accorgersi di
essere tutti uguali,
ognuno è parte del tutto.
Allora l'unica cosa possibile
da praticare è l'amore.

A meno che si riesce a non
amare se stessi.