Uomini spogli
Nudi nascono gli abeti lungo le oblique erte protese in equilibrio ad abbracciar le stelle. Fuggono, da vanità rapiti verso accoglienti usci al tempo del Natale, dove gioiosa mano veste di luce i rami e dal giaciglio gode. Dopo la festa muore l'entusiasmo. Torna felice l'abero al suo bosco. Senza festoni gode solitario. Uomo che nasci spoglio pria che la vanità scolpisca vano orgoglio. Per la goduria altrui travesti ardite membra fin che il sipario scende. Cala il tramonto calano gli orpelli. Nel cupo oblio svaniscono le vesti. Vola leggero l'animo intriso nell'eterno.
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