Sogno

Fortunato tu pittore che sapientemente
della tua amata
i tratti immortali sulla nuda tela.
Invidia provo per te scultore
che dalla brulla e dura pietra 
il volto della tua bella fai erompere.

Come potrò, io indegno mortale,
con la mia volgare sfera d’inchiostro intinta,
intrecciare segni che possano, descrivendola,
ricordare in eterno la luce del mio sogno?

Luce intensa e sfavillante.
Onda di schiuma spumeggiante.
Ricordo della mia remota giovinezza.
Ebbrezza senza vino.
Diadema da sapiente mano sulla terra incastonato.
Anima rapitrice che vuol esser rapita.
Astro luminescente d’irraggiungibile bellezza.
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Pubblicata il 12-10-2012

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