A te

Prendi la mia nullità di donna
Dio gestiscila 
non so che farmene.
Arduo
tutto m’appare
vacuo il mondo si rivela.
A Te
che forse poco amo
questa fragile esistenza
nelle mani umilmente  pongo.
Riuscirai Tu
in diverso modo
a percepirla
da questi occhi stanchi
senza filo di speranza.
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Pubblicata il 17-01-2013

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