Arcipelago

Scrissi
parole dolci
e senza senso,
su fogli di carta bianca
e pentimento.
 
Vidi
figure strane
in movimento
nella sera 
dei ricordi e dell'assenza.
 
Nei vortici assolati
dell'autunno,
i tuoi contorni
furono anche i miei,
mentre cercavo
l'anima del mondo
compresso negli abbracci caldi
del tuo seno.
 
Mi rifugiai in te,
antro immacolato
e senza tempo,
confine mio 
di giorni a divenire,
isola di bellezza e dell'incanto.
 
Ora son qui
a ricordar
l'afflato strepitoso della notte
nell'arcipelago
delle umane tenerezze.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
15-03-2014 Romano Matteo Versi di un'infinità senza eguali. Un poetare MAGISTRALMENTE scritto e apprezzato. Bravissimo!!!
06-10-2013 Redazione Oceano Voce dell'anima che esulta e rende i "dintorni" attimi infiniti… grazie della tua immagine trasmessa!