L'ora futura

Infine la sguardo
attraversa incerto
il sentiero del sogno
e come in una notte velata
dove tutto appare
ma niente si vede
arriva la tua ombra.

La trappola dei sensi
scatta di nuovo
e mentre alla finestra
battono rami spogli
come braccia d'eterei fantasmi

io non riesco
ad essere lucido
per valutare la realtà 
e stramazzo vinto 
dalla passione:
così il tormento
cede al silenzio il gusto
per non averti avuto
e rende amara l'ora futura.
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14-11-2015 Redazione Oceano Mentre il sogno rintocca alle ore presenti quelle che si apprestano a contare il giorno che verrà, le parole attraversano la realtà e diventano nude dinanzi alle mani vuote senza appartenenza. Il verso disilluso porge il canto e la malinconia, battendo nel silenzio al rumore sordo dell’ “ ora futura”.