Preghiera
Siedo, sulle scale di un pensiero e la nebbia già mi oscura il suo sentiero, sgualcisce, l'abito inamidato appena. L'odor di muschio bianco, più intenso del mio ieri ...ma poi chissà se c'ero... Affiorano i ricordi, quelli che più non scordi, confondono il presente, vorresti colorarli o comprarti un'altra assenza. Scendo da quelle scale, la mente è cattedrale e i passi sulle sue lastre, tra mosaici e vetrate d'ambra, mi portano sedente e lei si fa suadente. Accendo il nero incenso, assisto alla mia preghiera, come una luna triste che aspetta la sua sera, come chimera in volo che viaggia e non dispera!
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