Preghiera

Siedo,
sulle scale
di un pensiero
e la nebbia
già mi oscura
il suo sentiero,
sgualcisce,
l'abito
inamidato
appena.
L'odor
di muschio bianco,
più intenso
del mio ieri
...ma poi chissà
se c'ero...
Affiorano
i ricordi,
quelli che più 
non scordi,
confondono
il presente,
vorresti
colorarli
o comprarti
un'altra
assenza.
Scendo 
da quelle scale,
la mente
è cattedrale
e i passi
sulle 
sue lastre,
tra mosaici 
e vetrate
d'ambra,
mi portano
sedente
e lei si fa 
suadente.
Accendo
il nero
incenso,
assisto 
alla mia
preghiera,
come una luna
triste
che aspetta
la sua sera,
come chimera
in volo
che viaggia
e non 
dispera!
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