Il cielo
A volte tocco il cielo e sfioro le sue ciglia e tra gli spazi chiari, nuvole di stille, si posan sui miei occhi, son angoli celesti, son battiti di ali e afferran con lo sguardo, le mie tremule mani. Sereno poi mi parla, mi narra dei suoi viaggi, fra sogni e meraviglie, mi dona il suo coraggio, son petali di fiori, son tulipani neri, si aprono e si chiudono, questi occhi miei sinceri, riflettono la luce con i suoi immensi raggi, quei raggi che riscaldano, fra le leggere smorfie, le frenesie dei venti. Vorrebbe starmi accanto, travolgemi d'incanto, ma un altro viaggio chiama, mi deve ora lasciare, raccoglie le sue gocce. asciuga il mio dolore, l'ultimo sguardo ancora, mi bacia fra la folla di quei capricci strani e tra un silenzio e un urlo, lo vedo già lontano!
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