E venne...
E venne quel raggio di sole e portò la speranza. Non eterna, ma piccola tregua. E dette inizio ad una nuova Era dove il merlo si riposò sul ramo, il fiume non esondò dal letto, l’Uomo piegò il suo sguardo a contagioso coraggio, raccolse la sfida, con tenacia gettò via l’apatia riprendendo la sua antica allegria. La via del cielo C’è sempre un pensiero in più, l’ultimo, appena prima del riposo che s’insinua nella mente, perfido, infiltrante, roccioso. Lo scacci, ma, appiccicoso, si allarga a soffocare quel sonno. Solo abbracciando il cielo, cercando le stelle, o infilandosi dentro le ragnatele delle nebbie, solo lì... si può abbracciare l’oblio, inciampando in qualche fugàce distrazione.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
20-11-2013 | Tagliani Caterina | -perfido..infiltrante..roccioso. lo scacciai..Ci vuole forza e coraggio perché ..Solo abbracciando le stelle si può abbracciare l'oblio..ma arriva sempre una nuova Era e porterà nuovi sogni…Molto bella | |
20-11-2013 | Tagliani Caterina | -perfido..infiltrante..roccioso. lo scacciai..Ci vuole forza e coraggio perché ..Solo abbracciando le stelle si può abbracciare l'oblio..ma arriva sempre una nuova Era e porterà nuovi sogni…Molto bella |