A te fratello mio nel giorno del ricordo
Accatastati senza dignità sui treni che finivano la corsa dietro un orribile cancello che a rammentar è un fremito dell'ossa. Sparuti visi quelli dei piccini terrore era lo sguardo degli adulti stanchi, affamati, infreddoliti uccelli implumi caduti dai nidi. Fratello mio, perdonami se ancor trovo la forza di parlarne avrei voluti protegger la tua vita dare la mia in cambio della tua. Ti vedo, pur senza esserti stata accanto mentre ti avvii verso la fredda stanza che nudo, fratello caro, rubava a te la vita e parte di te fluttuava nuvola in cielo. Mai sarà perdonato l'uomo per tanta infamità per l'olocausto orrendo e l'assassinio vile commesso su di te, uomo innocente. Due sole le parole ma fatali: Soluzione - Finale. L'orrore che si rivelò al mondo con tutte quelle scarpe affastellate e nel racconto dei sopravvissuti giunto con gran dolore fino a noi fa oggi 27 di gennaio, l'alto momento per NON DIMENTICARE.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
28-01-2013 | Massa V. Massimo | Scrivere… per ricordare e mai dimenticare… affinchè i nostri figli sappiano dei nostri fratelli, per non dimenticare l'orrore. Profonda e intensa poesia, di grande sensibilità che si unisce al tuo triste canto ritmato in versi che si commentano da soli |