La rosa e il bicchiere
Quanto male ti hanno fatto le spine di quella rosa, l'impagliatura della sedia ti attendeva dall'altra sera. Nel riflesso del bicchiere ci vedevi i suoi occhi, occhi che non parlavano ed annegavi nel vetro scarlatto. Le spiagge si ritiravano in deserti i fiumi si asciugavano in secca pastore del gregge dei tuoi pensieri non eri più cangiati in puledri imbizzarriti. Bicchieri riempiti... bicchieri infranti... nella festa della tua rabbia frammenti di cocci come coriandoli. Congedandoti dalla sedia il letto ti avvolgeva come un ombra... Quanto amore mi da questa rosa scarlatta. Ci stiamo inebriando nel riflesso della luna questa sera coriandoli di petali nella nostra festa. Nel prato qui... dormiamo qui... con i nostri cuori... riempiti nei nostri corpi... ci avvolgerà la luna. Non pensarci più... non pensarci più al male che ti ha fatto quella rosa. Guarda dentro le mie ciglia canute... ti sorridono.
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