Il pittore
Solventi e vernici a pizzicare il mio naso nella tua casa viva e solitaria. Sedevi scomposto con quel buffo cappello, a rimirar un bianco spazio a me incompreso. Mi fermavo silenziosa e contemplavo i pennelli che vestiti di vermiglio danzavano nel candore ricoprendolo di autunno e di felicità. Sfiniti si lavavano e ancora, avvolti nell’argento, passeggiavano di notte per le vie innevate. Spruzzi maestri, di bianco lunare, tracciavano il cammino. Fra le tue mani setole variopinte donavano la vita a vuoti inviolati con l’amore del pittore che le mani ripulì, tristemente, quando la sorte rea le imprigionò nel tremore della vecchiaia.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |