Di nuovo incontrarsi

Voglio pensare mani di cirri,
posarsi sul tuo capo in carezze d’ovatta,
dolci gesti da una avara vita negati.
Voglio pensare le tue labbra,
strette in fossile silenzio,
schiudersi in parole d’amore
a lui che ora t’affianca.
Voglio pensare il tuo sorriso,
accenno  inatteso nel tuo trapasso,
voltarsi per sempre
al suo abbraccio e spalle, 
dalla soma del dolore curve,
sollevarsi nell’incontro più anelato.
Adesso padre mio,
puoi amarlo
il sangue del tuo sangue,
quel figlio dalla vecchiaia
rifiutato
che molto prima di te
per un viaggio di solo andata
mi lasciò.
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