E fu la terra

E fu la terra da cui presi vita
a impolverarmi il volto.
E l'acqua di una polla di sorgente
sul corpo mio rimodellò le forme.
Un fuoco sazio non mi volle amare
per ardor di passione.
Un vorticare d'aria dalla roccia,
diede fiato al mio petto
che piangeva.
Sono fatto di tutto l'esistente,
circondato d'Amore,
e se ho sofferto
solo fu mia la scelta,
se ti ho perduta tra scalini rotti
scelleratezza volle che accadesse,
mentre ancora vacillo nelle nebbie
di confusi respiri,
e l'ombra  tua che mai si fece corpo
ancora sento e vedo
nelle notti!
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16-01-2015 Infante Maria Teresa Un afflato con il creato, il sentirsi parte del tutto pur nella nostra piccola provvisorietà di cammino. Una lirica di spessore alle quali ci hai comunque abituato. Complimenti Andrea, un caro saluto
16-11-2013 Tagliani Caterina Una bella poesia dove il ricordo e il rimpianto si mescolano alla sofferenza di non aver saputo trattenere, per scelta, ciò che era caro…Sono fatto di tutto l'esistente…terra, acqua, fuoco, vento che plasmano...
23-09-2013 Massa V. Massimo Non potevi descrivere meglio l'alienazione dell'anima, schiacciata, mascherata da tristi sorrisi, manovrata da scelte dove i sogni si sgretolano ancor prima di essere immaginati... bisogna attendere per tirare le somme.... caro Nicola... straordinariamene vera....