Ferragosto

E' una notte come tante, o forse no.
Esco fuori ad ammirare questo 
plendido cielo stellato.
E' un rituale oramai fisso,
in queste lunghe notti d'estate. 
Sento in lontananza i ronzii festosi
di gente inconsapevolmente viva.

Questa notte il cielo è più nero
del solito e le stelle brillano meno.
Il mio pensiero corre a te, ancora e sempre. 
La mia mente vaga in un passato sempre più lontano.
Ti vedo sorridere e danzare sulle acque
che ricoprono la città sommersa. 

Risuona come una campana stonata
nella mia mente la solita stupida domanda: Perche?
Non ci sarà risposta, non ci sarà più nulla.
E' svanita la giovinezza, l'allegria,
la spensieratezza, la fantasia. 
Resta solo il buio pesto di questa notte,
uguale alle altre, ma forse più triste. 

Dormirò, dormirò, e continuerò a cercarti
laddove non sei mai svanita, nei miei sogni.
Ecco, ora il cielo è meno cupo, e le stelle brillano di più. 
Il sole all'orizzonte annuncia un nuovo inizio. 
Sorrido, e abbracciando il pensiero di te,
attenderò che la notte scenda nuovamente
 per venirti a cercare nei nostri sogni
 e poter danzare con te sulle acque della città sommersa. 
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20-03-2014 Redazione Oceano Tra sogno e reltà, desiderio e nuova speranza, nella notte in cui galoppano i pensieri; sembra quasi di esserci, in uno scatto fotografico della memoria intanto che i dubbi si dissolvono nelle nebbie e compare un barlume di serenità.

Pubblicata il 10-03-2014

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