Disegnerò un paese
Case, scale fiori, finestre terrazzi ,comignoli, tegole e pietre tante pietre, una sull'altra, fino a contarne migliaia,e sole che colora anfratti, i mattoni rossi, i coppi di cotto, e crea ombre chiare, nette, i pergolati, i portici di tronchi antichi a riparar dal sole, dopo il lavoro nei campi, e insieme a rivivere le aie comuni, a stendere i covoni di fieno, seccare carrube noci e riporre il grano nei grossi sacchi di juta e sentire intorno, che vive un cuore solo, che batte per tutti... Disegnerò quel sogno, di fuggire via,e ritrovare giorni diversi, dove il vento la mattina presto, sferza il viso e il sole irrora col suo caldo torrido, schiena e fronte china, disegnerò fino ad averne voglia, per tutto il santo giorno,e respirar la polvere di polline e dell’avena scossa, l'odore delle stalle, il forno acceso,il pane fresco,lei che s'affaccia a ridestar, l'ora del desco pronto... l'abbraccio intorno al fuoco che ristora e cuoce le pietanze e il pasto frugale dopo aver lavato mani e braccia e viso ed occhi..per vivere di terso e saper distinguere i colori, e mille forme intorno, le piastre in ghisa, il focolare, il mantice che soffia, la cappa al centro della casa, come riparo accorto, e tutt'insieme al tavolo, anime stordite dal tepore e dagli affetti, il vino rosso, preso dalle botti e poi nelle caraffe in ceramica e di terracotta... sulla tavola di assi di castagno nell’umiltà contadina. Colori e fiori sulle panciute anse..e il rubinato fresco..scende nei bicchieri a ristorar le bocche, e stimolar quell'allegria ed i discorsi..:- “ormai sei diventato ometto, mi aiuterai a conservare il latte... per farne cacio secco”. E lei splendida donzella, con i pomelli rossi e gli occhi come stelle..a illuminar tutta la cascina..come magione di nobile regina...
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02-02-2014 | Redazione Oceano | Tra favola e realtà, tra prosa e poesia si snoda il sogno di un animo di poeta. |