Dar spettacolo per gli altri
La poesia... o le parole messe come strofe in versi, non è l'esposizione di un se stesso, ricolorato e via purgato dei difetti, dove si appare, in sicurezza, lindi d'ogni sapor di fiele... o amaro che disgusta... Le sorti intrise di felicità, restano palesi, amor trovati, la conoscenza di un desiato incontro, o grazia ricevuta da far da supplica di ringraziamento, od ex voti a diventare offerta. Se parte tutto dal dolore, s'offre giallo veleno pezzi di catene rotte, ancor intrise delle grida ansanti, di cuori ormai, di surrogato sangue al burro, o miele andato in acido venefico, si dan messaggi, appelli di parole, urla dimesse, con frasario di tragedia, allora nasce pathos vivo, che articola il dolore come argilla, ne plasma piaghe e ferite fresche di tagli e percosse... sazia il desiderio di chi legge, che gode della propria calda atmosfera... per un godere cinico... delle tue disgrazie, COME SPETTACOLO EQUESTRE.... messe in bella mostra...
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
15-02-2014 | Infante Maria Teresa |
Si dice che la poesia sia lo specchio dell'anima, credo che non ci sia nulla di più vero e per questo credo che ci si debba avvicinare ad essa in punta di piedi, perchè si entra a contatto con la parte più intima della persona. Un profondo e dignitoso rispetto per la parola scritta e per la libera espressione è dovuto. Grazie per le tue profonde riflessioni. |