Mare culla il mio pensiero

E intanto nel pensiero
mi passa accanto il sole,
lascia il suo tepore d’anima,
fino a trasudarmi i sogni
uniti al desiderio
e il mio rinfresco, il mare tuo
vibra... a risacca,
mi accarezza, come alle sponde
bacia, ogni rugosa anatomia
e su di me a colmare desiderio
d’inusitato ristoro.
Vivo gli andirivieni tuoi
sublimi...
sul mio corpo a giacer,
di smeraldina giada
sciogli la trasparenza in luce
che attraversa
ogni mia piega a corrugar malinconia,
che ormai si tende come cera rosa...
pelle di bambino, a rammentar
giacenze di sopiti sogni antichi a cullar...
Riscende lieve la calotta di fornace,
cerchio di luminosa meraviglia,
affonda i primi raggi, come braccia...
a mulinar ,nell’elemento infinito,
che aggiunge al suo celeste
specchio di cielo.
Strie abbaglianti, a impreziosir
livrea di mare, e pelle in bronzo,
che ti accarezzo quasi a baciar
col dorso della mano...
e il tuo afferrare d’animo... risponde,
al piacer comune, come la sabbia gode
e assorbe un concepito amplesso...
aspersa del consumar del mare
sino alle rive arse, a baciar l’intesa.
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