Notte lenta
Lenta si consuma la notte gocce succhiate alle vene, greve cade la pioggia sulla terra stanca ancora calda di sole, uccelli spiumati guardano i nidi trascinati dal vento, lontano svuotati dei loro pulcini e invocano il cielo: "Che venga l'estate a ingoiare il freddo, il vento e la pioggia. Siamo stanchi di questo delirio!" Il cielo risponde che le sue nuvole il vento ha disperso ed è invano il loro gemere a chiamare la madre. Il vento le sparpaglia di nuovo e le tinge di nero. Il sole, gonfiate le gote risplende coi suoi raggi di luce e il cielo distende, sulla terra mandando i suoi gialli topazi che ricoprono dita di donne regine...
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
31-05-2012 | Carosio Irene | Tristezza e malinconia nei versi di questa bella poesia, pregna tuttavia di una grande speranza "Che venga l'estate" a dissipare le ombre, quella speranza nel cuore che domani ci sarà luce. |