Estate a Roma

Non chiudere le imposte questa sera,
Lascia entrar la notte senza luna.
Ascoltiamo la voce dell’estate,
Tuffandoci nel suo profumo,
Inebriamoci di brillio di astri,
Di melodie che cantano lontano.

San Lorenzo.
Ti ricordi amore,
Quando con gli occhi,
Inseguivamo i sogni,
 Le mani chiuse su 
Teneri boccioli?

Roma non dorme,
Attenta ascolta il lamento del violino,
Nota lenta che di nostalgia piange, 
Coglie i bisbigli dei suoi figli,
Spinge il ponente a cantar tra i rami,
Pudica si ammanta tutta di universo.

Il fiume tranquillo,
Compone l’eterna poesia.
Ascoltiamola in silenzio.
Col cuore ritroveremo il filo,
Di altra estate ormai passata,
Eppur presente e viva come allora.

In silenzio, amore,
Ascoltiamo l’estate.
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