Silentium

Taccio,
nascondo i miei sogni,
il mio sentire,
il mio sapere.
Li lascio folleggiare 
nella mia anima,
come stelle nella notte.
Ho deposto il mio cuore
su una coltre di nubi,
velerà alla fine dell'arcobaleno.
Lo sento....
Sussurra,sussulta...
Potrà mai esprimersi del tutto?
Il mio sapere non è sapere,
tutto è alle mie spalle,
la vera conoscenza è celata
nella mia oscurità.
L'inspiegabile non è spiegabile...
Cerco di capirmi di decifrarmi.
la trama nascosta è più forte
di quella manifesta.
Cerco la folgore,
che dà la conoscenza.
Spesso quello che mi appare
non è conoscenza,
devo andare oltre,
dall'altra parte,
in quella trama 
che forse ogni tanto percepisco,
al di sopra delle passioni,
dei sentimenti
che si coagulano e
scardinano questo cuore.
Cercherò una soluzione
a questo enigma
con parvenza indecifrabile,
perchè questo è il terreno
della follia...
Io sono Iside,
la prima e l'ultima,
la matrice di tutto,
di tutte le contraddizioni.
Pensieri,sussulti,dolori,
diventano Medusa,e
nel sogno ricongiungo
il passato e il presente.
Poi tutto passa,
non invano e
con questo corpo
affronto e vinco
ciò che sembrava invincibile.
Io che ho cercato di approfondire
la mia anima,
sono scesa in anima,
e con umile gesto
capirò ciò che mi era oscuro.
Come Davide
danzero' sulle porte del tempio
vestita dal respiro divino.
Poi finalmente
scenderò nell'averno,
per ricominciare
incessantemente il ciclo.
Danese Maria 
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Pubblicata il 15-04-2014

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