Le urla del silenzio
La morte è passata e mi ha lasciata qui, senza portarsi via nulla di me. E divento trappola mortale di me stessa, ogni qualvolta che gioisco il dolore riaffiora, per ricordarmi che ancora non ho imparato a capire l'essere umano di questo tempo. Mi chiedo - Quando sarà il mio tempo? Non sono perfetta, parlo poco, ma quel poco nasce dal cuore. (Perchè 'allora) mi chiedo non sento le stesse cose di chi dice di amarmi? Lotto con tutta me stessa per non soccombere, ma basta una briciola di pane, una virgola, una goccia di pioggia e tutto sprofonda, riportandomi a questa triste realtà. Cerco il mio posto tra gomitate e urli, pianti silenziosi. Poi silenzio... Urlare mi e' servito a poco. Mi faccio da parte. Trasudo parole liquide tra gli intersizi dell'anima... Ho cercato di vivere in silenzio e imparare da tutto ciò, ma non mi basta. Voglio essere il rumore della vita scrivo per esorcizzare il vuoto che sento per rinascere dalle mie ceneri vivendo nel mio continuo morire.
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