Come può una madre...

Nell’abbandono, dono d’amore  di due corpi e  di due anime, 
ecco, io  sento la vita.
Sento il tuo respiro, mentre nasce l’ansia 
di un desiderio quasi insperato.
Sento la forza dell’abbraccio, 
mentre il sogno prende forma dentro di te.
Sento il tuo amore, mentre ti prendi cura di me, 
la tua tenerezza, mentre immagini e pensi di me. 
Non ci sono ancora, eppure io vivo di te.
Ora non c’è più  buio qui ma è luce, ed io non ho paura. 
Vedo la tua sofferenza diventare gioia, 
il tuo timore diventare dolcezza, 
mentre stringi a te questo piccolo miracolo.
Ora che ti vedo sei come ti sentivo, 
e tu pur non avendomi  visto sai che sono tuo.
La tua vita adesso è diversa, tante le ansie e le insicurezze, 
ma tu sembri non curartene, ed io non ho paura, 
perché sento che tu difendi questa mia piccola e fragile vita.
Ma qualcosa è cambiato, non c’è  più luce qui, 
e la tua mano che prima dolcemente mi accarezzava, 
è ora diventata fredda e dura.
Non vedo il tuo viso, i tuoi occhi, il tuo sorriso, 
eppure sento che ci sei, incredula, impassibile, attonita.
Intorno a te è silenzio e terrore, 
perché senti che il tuo cuore è ormai spento.
Si è spenta la vita dentro di te, 
ed è un dolore inconsolabile, una voce muta, un pianto affranto.
Un perché, appena bisbigliato da quanti ti vedevano, 
ma non ti conoscevano.
Interrogarsi fa male, parlarne fa paura, 
forse solo la pietà può sanare.
Tu mi amavi…perché?
Ora non c’è  più  buio qui, 
là dove il finito incontra l’Infinito, 
una luce mi accoglie ed è vita.
Tu chiusa nel tuo tragico silenzio,
forse non dirai mai perché.
Nessuno potrà mai capire come può una madre...
spegnere la vita. 
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18-05-2014 Redazione Oceano Non è la solita domanda di retorica e non ho risposte scontate da dare! Un apostrofe che si articola in due tempi, nel profumo di vita, nell'essenza briosa della quasi libertà, nel palpito vitale che diviene ritmo e respiro, alla fine, tragica e non scontata.
I perché camminano paralleli con i se, le speranze con i dubbi, la certezza in presenza con l’assenza. Nello svolgersi dei fatti, tra antifrasi, l'eufemismo di chi non c’è più. Eppure si ha diritto alla vita!

Pubblicata il 15-05-2014

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