Scaraventato sull'asfalto insieme al mio stanco respirare

Ho profanato il vento
con le mie labbra spaccate
dal gelido della malinconia.
A pezzi, seduto sulle mie stesse ossa,
divoro ciò che resta d'un cuore
avaramente amato e poi gettato,
che miete delitti ed inganni.
E mi rapisce la stanchezza,
non ho la forza nemmeno di morire.
Cupido vampiro, sepolto vivo
insieme ai luridi e fieri ricordi
che come sperma mi riverso sul petto.
E sono scheletro sconfitto
dal mio stesso odio,
dove mi è amica la pietà,
e mi è nemica la vita
che ha premuto il grilletto
verso se stessa...
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25-05-2014 Angrisani Salvo Learco Grazie Redazione, commento ben apprezzato...
24-05-2014 Redazione Oceano Urlo o delirio. Da un’amara sconfitta, la burla della vita nella sua rinuncia!

Pubblicata il 21-05-2014

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Commento dell'autore

...Anche il sole ha raggi stanchi
confusi tra caligine
e urla di dolore,
si leva timoroso dalle tenebre
notturne a illuminare il pianto
di una gioventù stroncata...