Più feroce di un inganno

Divora gli occhi la voglia di morire
che squarta le mie mani
come gigli stanchi sul pendio
delle stagioni e dei ruscelli d'alta collina.
Ed è un sorriso, che nel buio
m'accarezza il sangue,
a pregare pietà su un coltello
lasciato cadere in una vasca da bagno,
dove affogano gli ideali spenti
dal fuoco d'una atavica passione
in queste lacrime di velenoso catrame.
Mi si lacera il palato
senza dolore nei profondi solchi
delle mie assuefatte cicatrici.
Assassino son stato,
ammazzando l'angelo più bello,
nella verità taciuta per amore
d'una corrosa malattia che ha
atterrito l'angelo Cupido.
E sarò dannazione sotto cieli di ossa,
a bagnarmi d'ogni parola che ferisce
l'ego sconfitto dal dolore del tutto,
in quest'odio che ha preso il volo
e lentamente affogando muore...
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
25-05-2014 Angrisani Salvo Learco Grazie di cuore per il commento, nonché della menzione del giorno. Una lirica d'un cantastorie ormai senza più sogni... Dolore... magari potesse avere un nome il macigno che ho sul cuore...
24-05-2014 Redazione Oceano Dolore! Dolore! Dolore! La fine dell’amore è la morte del cuore!

Elenco opere (*)commenti

Pubblicata il 21-05-2014

Conferita menzione del giorno

Numero visite: 1214


Commento dell'autore

Come fasci di rose le infamie
mi pungono il cuore...