A mia mdre

Occhi inerti, smarriti nel vuoto,
parole vacillanti 
tra il reale e l'irreale,
coscienza dilatata
come di oppio ubriacata,
le mani chiuse a pugno
e tra i denti morsicate,
il tuo cuore solitario
intagliato di tristezza
 sanguina,
e trai roghi spenti
e le gemme appassite,
la vita ti scivola
come una notte ignota.
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17-07-2014 Redazione Oceano Il grido avverte il dolore non ancora sopito! Solo amari ricordi, solo rimpianto e delusione, nel cuore di un’anima che ha visto spegnersi l’amore lentamente! Una madre ed un figlio insieme nel sentimento del sempre eterno!

Pubblicata il 13-07-2014

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Commento dell'autore

Poesia dedicata a mia madre che
contro la sua e la mia volontà,
fu costretta dai miei consanguinei
a morire in una casa
a lunga degenza
malamente assistita.

Poesia vincitrice del concorso
'Luoghi di parole'
2011-Aletti Editore