L'odore del caffè

 Il caldo intorno a me
mi rende inquieta.
Avvolta
da teli bigi,
di sudore  fradici.
In mano…
…una foto.
Non resta che contare
per sognare
una magia d’oltremare.
Guardo attorno,
il mio gatto
sdraiato
sul manufatto.
L’odore del caffè
mi sveglia sta mattina,
sono stanca più del solito.
Guardo pagine di un libro
Che scorrono incitate
dall’ombra di un bel viso.
E  vola via con lui
Un fiore,
ormai,
vetusto.

Ti porta via con sé
Il sogno di una vita,
Che ruba la tua barca
Capeggiata da una torma.
Struggenti toni
Accompagnano il mio fonema.
Non suono più per te!
Mi sento solo me!
Curiosa di guardare
nei meandri di un eliso.
Ritorno sul sentiero
Di un cuore falso o vero,
che cerca le sue orme
rimosse dalle onde.
Risulta mica strano,
un sogno già lontano
che scansa la falsità
e mira alla lealtà.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
24-12-2014 Redazione Oceano L’ordinario stride nell’aria avvolta in un passato marchiato sulla pelle. Vivido a solcare lo sguardo, il sapore, il pensiero, non resta che pensare a quanto dentro invoca il sé, per stringersi nell’adesso immerso ancora in passi che consumano la vita segnata dagli errori.
Nei versi che parlano di te, scorre intensamente “… il sogno di una vita …” lasciando tracce e vuoti a scandire il tempo.