Chi sei?

La tua sicurezza mi investe
Ma sei solo una sagoma 
Il bersaglio di questa vita
Da te voluta così finta
Chi sei?
Chi c’è in quel sacco di pelle?
Dentro la tua gabbia d’ossa?
Una pozza vuota
D’acqua evaporata
Che disseta la tua aria inesistente
Chi sei?
Dove fuggono i tuoi pensieri?
Sui binari della solitudine
Inciampando tra le radici
Della marcita follia
Chi sei?
Non lo so
Non ti conosco
Ho di te solo un ricordo
Il tuo sorriso bambino
Ora morto nel tempo
Che mi avverte ora 
Chi sei davvero.
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20-11-2014 Redazione Oceano Morfemi in ellittico pensiero, anacenosi dalla risposta chiaramente evidente nell’epifonema che chiude il verso: Il tuo sorriso bambino ora morto nel tempo che mi avverte ora chi sei davvero.