Come l'edera

COME L’EDERA


Sei libera e nefasta al tuo ardire,
selvaggia e rampicante al mio sentire.
Il tuo abito versatile in ogni contesto,
non diffama il prodigio del tuo evergreen.
Rimani rigogliosa nei giorni gelidi,
accogliente col sole ozioso;
dalle irte palizzate di confine
lanci il tuo richiamo.
Un tenue brusio che cattura l’umile mortale,
infestante come l’edera mi giungi silenziosa.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
21-11-2014 Palmieri Placido Bellissimo commento, grazie.
21-11-2014 Redazione Oceano Avvolgente, similmente a quell’edera che espande e permane accostandosi all’essenza, personificazione del Lei, aurea fasciata a fusti ramosi aggrappati raccolti … bellissimo l’ andare di aggettivi, tratteggio di quell’essere fluttuante immerso nel legame tra l’edera e Lei, presenza sfumata e intarsiata in quelle immagini vive. Un intreccio “ … infestante …” che brucia, come l’albero incatenato dalle sue radici avventizie e “… cattura l’umile mortale …”.