L'abete nel deserto
Sprofondano i piedi in questa sabbia vuota, notando in lontananza la sagoma impetuosa di un vegetale. Le orme si cancellano all’istante e là corre il mondo idiota. Si è giunti alla tradizione e all’ombra del Natale. Intorno è il nulla, fatto di migliaia di singoli granelli senza vita, ma la folla è riversa lì, come ape al miele; incanta al bramar festoso dalla testa ai piedi le dita. Non guarda le spalle, mai altrove e si ritrova crudele.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
16-12-2014 | Palmieri Placido |
Qualcuno dice che il Natale cambia con noi. Non possiamo sentirlo diverso solo perché si cresce; la causa è il marcio evolversi delle cose a me intorno. |
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14-12-2014 | Redazione Oceano | L’autore rifiuta il Natale che luccica nelle vetrine, le cui orme si perdono nella sabbia, ripensa forse ad altri Natali in cui la tradizione aveva un senso. Ora quell’abete si staglia nel deserto, nel vuoto che incanta e non lascia traccia perchè tutto è una finzione. |