Voci

Sentiva le voci,
entravano dalla piccola
finestra che aveva.
Non guardava fuori:
quello che succedeva
non era cosa sua,
quello non era 
il suo posto.
Lo chiamavano,
urlando e scalpitando.
Lui piangeva,
ma nessuno poteva
sentire il suo dolore.
Le parole che udiva
non dovevano far parte
del mondo.
Nessuno avrebbe mai
dovuto ascoltarle.
Invece lui
era lì e non 
poteva far altro
che starsene nella
sua casa ad ascoltare.
Lo chiamavano negro.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
10-01-2015 Redazione Oceano Cacofonie, voci urlanti senza ragione, senza sentimenti guidate e scagliate contro, in nome di un colore: quando la pelle è nera la colpa è nel vivere!

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Pubblicata il 05-01-2015

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Commento dell'autore

Questa poesia riguarda
l'ancora evidente razzismo
presente nel mondo.
Sappiamo tutti che non lo
si può cambiare, ma spero che
questa opera sensibilizzi la
grande massa di gente che
continua a disprezzare ciò
che non è come loro.