Il mio miglior amico
Vana la speranza di Romeo notte e dì immobil a fissar dischiusi i tuoi occhi rievocan tempi lieti e lontani miraggi ad ambir corse nei campi. Quel vezzo col suo palmo vento, afa e gelo han supplito. Guaiti laceranti frantuman la pace che si percepisce nel cimitero. Lì è il suo profumo che fiuta, bramoso, fermo ed esil, adagiato su quel giaciglio ove riposa il suo amico miglior. Stagioni ad osservar passanti che lo invano lo sfaman sino al dì che neve e ghiaccio copron Romeo e il cuor sotto il suo pelo.
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02-06-2015 | Redazione Oceano | I ricordi, che sfiorano i tempi andati quando ti rallegravi della compagnia del tuo miglior amico, ora sono fuggevoli come il passato. Il verso lambisce il tuo sentire e, colmo, evoca pensieri indenni al tempo e alla tua poesia. |