La penna del poeta

Sembra non si dia pace
Mentre veloce scorre,
Come torrente in piena,
Consigliata dalla tua smania.
Stretta nella tua mano,
Saetta che traccia scura lascia
Lei, che d’azzurro ha il vestito,
Porta espressioni amare,
Sobillate dalla tua bocca
E create dalla tua mente.
Tu che reminiscenza svegli, 
Con ricordi forse lontani
Li riporti odierni, 
A risorgere la morte del cuore.
Lei come dardo al veleno
Che guizza su immacolate pagine,
Si logora lenta
Al tuo gradimento.
In tuo dominio appare vivente
Loquacità che non si ferma…
Completa così il poeta,
Il suo dilemma.
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12-06-2015 Vieni Rita Come scrigni preziosi e immacolati, dalle profondità ime e buie e in luce, ad un foglio bianco, a un diario, ad anime pronte a imbrattarsi di vite!

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Pubblicata il 07-06-2015

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