Solitudine
Anche se ti confino sulla più alta cuspide o nel più remoto speco Tu, che ti nutri di eterni ritorni non mi abbandoni. E mentre bramo il bisbiglio di parole consolanti vestita di silenzio nell’ultimo rosseggiar del giorno vieni. Vischiosa ombra di miele che avviluppa il cuore, e pur che non sei una prigione né una condanna, come un infido amante sai ingannar la mente.
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26-06-2015 | Redazione Oceano | La solitudine è manto di sapore atteso che nei tuoi versi diventa suadente amante, tocco gentile dell’anima. Nello splendore dei tuoi versi si muovono le sue carezze ad allietare dolci gli istanti che fremono per ritemprare la mente e sopire i battiti dei pensieri. |