Lasciami andare
Affossato nel madido giaciglio Mi aggrappo con assillo alla vita La massa ha varcato il letargo Lo spirito nicchia nella farneticante veglia Figlio che mi sorreggi Partecipe del travaglio Abbandona l’alacre stretta Così da levare il mio soffio ineluttabile Proteso verso l’infinito.
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06-02-2015 | Redazione Oceano |
Spasmo, volo dentro te, squarcio, immensamente sparsi in ogni tua parola. Non un urlo a lacerare il verso e le parole ma l’invoco del silenzio, spento ad alleviare pause di dolore e l’affanno della vita che non ha canto se non per chi veglia i tuoi sospiri. |